Il 20 giugno scorso, dopo un lungo lavoro, è stata pubblicata la nuova norma UNI 11944 Massetti per pavimentazioni - Criteri di progettazione, posa in opera e metodi di verifica. Questo nuovo documento si pone come base unica dalla quale progettare la stratigrafia dal punto di vista di massetto e sottofondo. Infatti, prima di questa pubblicazione, questi strati erano trattati sempre dal punto di vista del rivestimento finale. Ogni gruppo di lavoro afferente ad un diverso rivestimento (ceramica, legno, resine, ecc…), aveva scritto norme dando indicazioni sui massetti. E’ chiaro che questa visione sia sempre stata parziale e solo in funzione della pavimentazione. Ovviamente, questo aveva portato a differenze fra le norme e considerazioni, a volte, contradditorie.
Su spinta dei membri del UNI/CT 033 GL23, ovvero il gruppo di lavoro italiano che si occupa di massetti, ed in particolare del consorzio Q-RAD (Consorzio italiano produttori sistema radianti di qualità) e del CONPAVIPER (Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti Continui) è stato possibile redigere questo importante documento che aiuterà tutto il lavoro del settore.
Il sistema pavimento
Nella norma, trova definizione il termine "sistema pavimento". Nella progettazione, realizzazione e verifica, viene finalmente considerata l'intera stratigrafia di una pavimentazione. Questo significa che non si parla solo del rivestimento finale, ma anche del massetto, dei sottofondi di alleggerimento, dei sistemi di riscaldamento/raffrescamento, degli strati di isolamento acustico e termico, e delle barriere vapore. Pur rispettando le normative esistenti su questi singoli materiali, questo nuovo documento facilita la comunicazione tra tutti gli operatori coinvolti. Sottolinea come una pavimentazione ben riuscita, sia esteticamente che funzionalmente, dipenda da tutti gli strati sottostanti.
Può sembrare banale ma per chi lavora nel settore sa che non è così. L'obiettivo della norma è quello di avviare un circolo virtuoso in cui tutte le figure professionali e le competenze coinvolte nella stratigrafia collaborino per offrire la soluzione migliore e più efficiente al cliente, eseguano il lavoro in modo impeccabile e forniscano gli strumenti necessari per una valutazione adeguata.
Il sottofondo
Un'altra definizione fondamentale, finora assente in altre norme, è quella di sottofondo, lo strato tra il solaio portante e il massetto di supporto al rivestimento. Viene non solo definito ma anche descritto nelle sue caratteristiche e prestazioni in relazione ai vari tipi di posa del massetto: aderente, desolidarizzato, galleggiante o con sistema radiante. Questi dettagli sono cruciali poiché scelte tecniche errate sul sottofondo possono compromettere l'intera stratigrafia.
Sistema radiante a bassa inerzia: la prima definizione normata!
La norma definisce per la prima volta i parametri per classificare i sistemi radianti in base alle caratteristiche del massetto associato:
- Sistema radiante tradizionale: massetto con spessore minimo sopra il tubo ≥ 30 mm.
- Sistema radiante tradizionale con massetto a spessore ridotto: spessore sopra il tubo < 30 mm e > 15 mm (escluso il tipo B).
- Sistema radiante a bassa inerzia: massetto con spessore sopra il tubo ≤ 15 mm (tipo B).
La norma UNI EN 1264-1 non riporta queste definizioni che però sono di comune uso (e talvolta abuso).
In particolare, i sistemi radianti a bassa inerzia richiedono una progettazione accurata per conciliare diversi aspetti come la posa del rivestimento, la resa termica, il comfort acustico e l'isolamento termico.
L’efficacia di questa progettazione viene raggiunta attraverso la selezione ponderata dei vari componenti dell'intera stratigrafia del sistema pavimento e la loro posa secondo precisi criteri, come ad esempio la planarità.
Questa nuova norma è stata concepita anche come uno strumento pratico; infatti, fornisce diversi accorgimenti per la realizzazione dei singoli strati in cantiere. Vengono indicati i metodi per valutare il lavoro svolto e viene fornito anche un esempio di verbale di consegna. Quest'ultimo deve essere un riepilogo il più esaustivo possibile di quanto realizzato in cantiere, riportando informazioni non solo sul massetto ma su tutti i componenti del sistema pavimento come:
- tipologia di sottofondo
- eventuale membrana fonoassorbente
- eventuale freno o barriera vapore
- eventuale impianto radiante
- condizioni climatiche durante la posa
- condizioni di stagionatura del massetto
- spessori realizzati
- tipologia e disposizione dei giunti
- test di controllo effettuati in cantiere
La norma si pone in modo molto ambizioso sul mercato in quanto solo recentemente il settore dei massetti ha iniziato una importante evoluzione tecnica. E’ ancora considerato una strato “povero” ma non dovrebbe essere in quanto le soluzioni tecniche attuali prevedono che anche il massetto sia parte attiva del sistema.
La norma necessita ancora di crescere e non contempla ancora tutti gli aspetti della posa orizzontale ma pone sicuramente una prima pietra fondamentale per la crescita e lo sviluppo tecnico del settore.
» Nuova normativa spessori massetti.pdf
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